“Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare! “

Ratatouille-Film Disney

La Zucca


Buon Halloween a tutti! La zucca è la protagonista di questo giorno così spettrale e terrificante! Venite a conoscerla meglio!

Le origini di Halloween non sono americane. Questa festa nasce in Europa, più precisamente in Scozia, intorno al 1795. ll termine All Hallows’ Eve era usato per indicare la vigilia di Ognissanti. Ma poi questa parola si è trasformata in Halloween.

Per molti studiosi, tuttavia, l’origine di Halloween ha radici ben più profonde e lontane. Secondo alcune teorie, infatti, non si tratterebbe di una tradizione cristiana ma piuttosto celtica. Halloween prenderebbe origine dall’antica festa di Samhain, una sorta di capodanno celtico. La festa di Samhain durava un’intera settimana, durante la quale, secondo le credenze dell’epoca, il mondo terreno e quello dell’aldilà potevano incontrarsi.

Quando i romani conquistarono le terre celtiche, piano piano eliminarono tutte le feste pagane, considerate opera del diavolo. In seguito alla grande migrazione di irlandesi verso gli Stati Uniti, soltanto nell’ottocento, le celebrazioni di Halloween si diffusero nel nuovo continente.

Cosa c’entrano le zucche con Halloween?
Zucca Halloween – Credits: BresciaaTavola

Non si può parlare del 31 ottobre senza considerare la tradizione di intagliare le zucche. La sua origine, anche in questo caso, non è americana, ma è irlandese: Jack-o’-lantern.

La leggenda racconta che il fabbro Stringy Jack, che aveva il vizio di bere, vendette la sua anima al diavolo per pagare i propri debiti. Dopo averlo imbrogliato in più di un’occasione, Jack strinse con lui l’ultimo patto, grazie al quale il diavolo lo avrebbe lasciato in pace per dieci anni. Jack però morì dopo un anno, proprio la notte di Halloween. Finì, logicamente, all’inferno, ma il diavolo intendeva rispettare il patto stipulato con lui e lo mandò via lanciandogli contro un tizzone ardente. Jack lo raccolse e pose dentro una rapa cava per farsi luce, come fosse una lanterna, nel suo continuo peregrinare tra il paradiso e l’inferno.

Ecco perché, nei giorni che precedono Halloween e soprattutto nella notte del 31 ottobre, si usa accendere lumini all’interno delle zucche intagliate con sembianze mostruose (la rapa era troppo difficile da intagliare!). Il tipo di zucca solitamente usato per questa creazione è la Connecticut field pumpkin (Cucurbita pepo).

Origini della zucca

Quando si parla di zucche, ci si riferisce ai frutti di diverse specie vegetali appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae, e quella appena descritta non è altro che una delle tante.
Anzi, a dirla tutta, la storia della zucca in Italia comincia grazie alla lagenaria (Lagenaria siceraria), una specie di zucca caratterizzata da un frutto cilindrico e allungato. Questa pianta fu importata dai popoli fenici, i quali cominciarono a coltivarla lungo le foci dei fiumi italiani. Di lì a poco, la coltura della lagenaria si ampliò abbastanza in fretta, tanto che, prima gli etruschi e poi gli antichi romani, vennero rapiti dal sapore e dalle qualità di questo frutto.

Durante i secoli, le credenze e le superstizioni intorno a questo frutto si moltiplicarono, probabilmente a causa delle sue caratteristiche. La zucca, infatti, è una pianta che si sviluppa con estrema velocità e crea un frutto di grandi dimensioni che, talvolta, presenta forme e colori molto particolari.
Queste qualità fecero sì che, nell’immaginario collettivo, la zucca divenisse simbolo della resurrezione. Allo stesso tempo, tuttavia, pare si perse l’abitudine di utilizzarne la polpa a favore dei semi che spesso venivano tostati prima di essere consumati.
Di conseguenza, la zucca acquisì la nomea di “frutto vuoto”, capace di offrire all’uomo pochi semi e nulla più. Da qui, pare sia nato il modo di dire “zucca vuota”, ad intendere una persona poco astuta.
La svolta ci fu dopo la scoperta delle Americhe.

Tutte le zucche del genere Cucurbita provengono dalle Americhe. Le prime immagini storiche di zucche risalgono ai primi decenni del 1500, in Francia e Italia, subito dopo i viaggi di Colombo. In particolare, in Italia, sono famosi gli affreschi di Villa Farnesina a Roma (foto sottostante) eseguiti attorno al 1518 da Raffaello e dal suo allievo Giovanni da Udine.

Angolo Chimico

zucca
Zucca – Credits: Cibo sicuro nel piatto

Perché la zucca è arancione? La sua spiccata colorazione dipende dal beta carotene. Questo appartiene alla grande famiglia dei carotenoidi, ossia pigmenti vegetali che rappresentano i precursori della vitamina A (retinolo). Il beta carotene contribuisce al benessere dell’organismo, in quanto ha un azione antiossidante e rallenta l’invecchiamento cellulare.

Quel profumo caratteristico della zucca, percepibile quando si taglia, è dato, in mondo particolare, dal cis-3-esen-1-olo. Si tratta di un alcol che si presenta come un liquido oleoso incolore con il caratteristico odore di erba appena tagliata. Altre sostanze che contribuiscono all’aroma profumato sono alcoli a 6 atomi di carbono e aldeidi.

Classificazione della zucca

zucca
Zucche – Credits: Fratelli Orsero

I botanici classificano cinque specie del genere Cucurbita, ognuna con le sue varietà coltivate.

Cucurbita pepo

Una specie nativa delle regioni temperate del Nord America ed è stata una delle prime piante americane a essere stata descritta dagli Europei. Si è diffusa molto di più di tutte le altre specie, poiché si riesce a coltivare anche in zone più fredde e fino a 2.100 metri di altitudine sul livello del mare. C. pepo è probabilmente, tra tutte le specie di zucca, quella che ha dato origine alle varietà dalle forme e dai colori più disparati. I frutti possono essere molto piccoli e pesare solo pochi etti, oppure molto grandi, pesanti decine di chili. Sono bianchi, gialli, verdi, striati, bicolori e di tante altre varianti cromatiche. La polpa di C. pepo è spesso priva di quel colore arancio che caratterizza le altre specie di zucche, anche se ci sono varietà a polpa colorata.

Cucurbita maxima

Un’altra specie di zucca molto diffusa nei climi caldi e temperati è la Cucurbita maxima, originaria del Sud America. È quasi sempre consumata quando è matura e se ne sfruttano anche i semi, anche per la produzione di olio. Il nome non è stato scelto a caso, dato che questa specie produce i frutti più grandi noti nel regno vegetale, pesanti anche svariate centinaia di chilogrammi.

Cucurbita moschata

Una specie diffusa e apprezzata per le sue caratteristiche gastronomiche. Viene chiamata così per il suo odore muschiato. Nei nostri supermercati troviamo poi la varietà Butternut, dalla forma a pera e dalla buccia color beige crema, o molte sue varianti come la Violina, la Lunga di Napoli e così via. Originaria della fascia tropicale delle Americhe, ora si coltiva anche nei Paesi temperati; è una importante fonte di provitamina A per molte popolazioni di Sud e Centro America.

Cucurbita argyrosperma

Specie originaria del Messico, è molto simile a C. moschata ma non ha avuto una grande diffusione, anche perché le qualità gastronomiche della sua polpa sono inferiori a quella della cugina.

Cucurbita ficifolia

Anche questa specie di zucca, con le foglie simili a quelle del fico, non ha avuto una grande diffusione, a causa della sua poca adattabilità ad ambienti diversi, e viene coltivata quasi esclusivamente negli altopiani tropicali del continente americano. La sua polpa è più fibrosa e con un sapore più blando delle altre specie di zucche.

Fra queste varietà, esistono due grandi categorie di zucche: le zucche estive e le zucche invernali.

Le zucche estive hanno la buccia sottile; sono più delicate e si conservano meno a lungo. Sono raccolte giovani, ancora acerbe (zucchine verdi, gialle).
Le zucche invernali si conservano più a lungo e la loro polpa è più zuccherata, asciutta e color arancio più intenso (zucca da inverno, zucchetta potimarron).

Attenzione alla commestibilità…

Zucche ornamentali – Credits: innaturale

Quando compriamo una zucca accertiamoci sempre dell’uso che ne possiamo fare, se è commestibile o se soltanto ornamentale. Controlliamo le informazioni riportate nelle etichette e nei cartelli. Infatti, dobbiamo ricordarci che non tutte le zucche sono adatte al consumo. Questi ortaggi non si distinguono fra loro soltanto per la forma, il colore o la dimensione; ci sono quelle edibili, con cui sbizzarrirsi a preparare gustose ricette in cucina, e quelle ornamentali, che invece vanno usate solo per decorare la casa o per intagliarci una lanterna per la festa di Halloween. Le zucche ornamentali, infatti, possono contenere cucurbitacine, sostanze tossiche dal sapore amaro, che se ingerite, provocano nausea, vomito, crampi addominali e diarrea. Nella maggior parte dei casi i sintomi appaiono dopo qualche ora dall’ingestione e possono protrarsi anche per alcuni giorni. I soggetti più vulnerabili come i bambini e gli anziani possono essere colpiti da una sintomatologia più accentuata, con fenomeni di disidratazione e ipotensione che possono richiedere il ricovero ospedaliero.

Proprietà nutrizionali della zucca

zucca
zucca – Credits: cedior

Nonostante il sapore molto dolce, la zucca è un alimento valido nelle diete ipocaloriche e in quelle dei pazienti diabetici, grazie al bassissimo indice glucidico e lipidico. Presenta, inoltre, elevate percentuali di fibre, vitamine e sali minerali: 100 grammi di zucca, infatti, apportano soltanto 26 calorie circa, e questo è possibile per via dell’elevato contenuto d’acqua, di cui è costituita per circa il 90%.

I benefici della zucca sono:

  • Prevenire patologie cardiovascolari: Il betacarotene contenuto nella zucca, è un importante antiossidante che aiuta a contrastare l’invecchiamento cellulare. Inoltre, la zucca è ricca di grassi buoni come l’Omega-3, un alleato ideale per la riduzione di colesterolo e trigliceridi ematici e per l’abbassamento della pressione sanguigna, diminuendo così il rischio di formazione di placche aterosclerotiche che, ostruendo le arterie, facilitano l’insorgenza di ictus e infarti.
  • Contro la stitichezza: alto contenuto di fibre, unito alla percentuale tanto elevata d’acqua, conferiscono alla zucca proprietà benefiche a carico dell’intestino.
  • Allontana l’insonnia e l’ansia: il magnesio è un miorilassante naturale e, come tale, facilita la distensione dei muscoli. La presenza di magnesio nella zucca, quindi, aiuta il rilassamento muscolare, apportando benefici fisici e umorali. Inoltre, la zucca contiene triptofano, un amminoacido coinvolto nella produzione della serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore, utile a combattere l’insonnia.
  • Contro la ritenzione idrica: l’acqua e il potassio presenti nella zucca favoriscono la diuresi e contrastano la ritenzione dei liquidi.
  • Nutre e protegge pelle, capelli e unghie: le vitamine e gli antiossidanti rendono la polpa della zucca un’ ottima alleata di bellezza.
Curiosità

Le zucche, in passato, hanno avuto molti altri impieghi. Le tipologie a forma allungata, simile ad una fiaschetta, erano usate per contenere acqua o vino. Altre si adattavano bene come strumenti musicali, in quanto possono essere utilizzate come casse di risonanza per creare le maracas o i tamburi. Al posto delle boe, cosa si utilizzava? Zucche come galleggianti, oppure come salvagenti per chi non sapeva nuotare. Un ulteriore impiego fu da contenitore per il tabacco.

Vi auguro buon Halloween a tutti! Spero che queste nozioni sulla zucca siano state divertenti e allo stesso tempo interessanti! Ci vediamo al prossimo articolo!

Fonti:

– Zucca, Wikipedia.

La scienza delle verdure, Dario Bressanini, Gribaudo, 2019.

E. Casini, La Cultura anticipata delle zucche da zucchini, Rivista di ortoflorofrutticoltura italiana, 1960, 44(10), 370-387.

-R.Darrudi, V. Nazeri, F. Soltani, M.Shokrpour, M.R.Ercolano, Genetic diversity of Cucurbita pepo L. and Cucurbita moschata Duchesne accessions using fruit and seed quantitative traits, Journal of Applied Research on Medicinal and Aromatic Plants, 2018, 8, 60-66.

-R.W. Richardson, “Squash and Pumpkin”, United States Department of Agriculture, Agricultural Research Service, National Plant Germplasm System, 2014.